Il ristorante si trova nella centralissima piazza Garibaldi di Nizza, nell'ex cinema Verdi oggi riadattato in un palazzo che ospita un bar, una gelateria e il ristorante. Il ristorante medesimo è stato realizzato recuperando di fatto la sala principale del cinema e si sviluppa quindi su tre livelli. All'ingresso vi accoglie una parata di bottiglie, tutte del territorio...tradendo di fatto la passione del nostro oste, grande appassionato di vini. L'arredamento forse è poco da "osteria, moderno e spartano allo stesso tempo. Aspetto del tutto secondario, tuttavia, perchè ciò che fa il ristorante non è mai l'aspetto esteriore, la scelta del tovagliato o altri dettagli ma la cucina. La proposta è molto vasta e risponde appieno alla grande tradizione piemontese con oltre quindici antipasti, otto primi (considerando i diversi condimenti) e almeno sei secondi diversi, accompagnati da contorni di stagione, da una buona scelta di formaggi e da un'ampia proposta nei dolci. La scelta di Cristiano, fin dagli esordi, è stata sempre questa: dare qualità nella semplicità delle preparazioni ma anche ampiezza di scelte. Personalmente mi sento di consigliare a Cristiano di ridurre la scelta alla carta oppure creare un paio di scelte con un "menù degustazione". Inoltre potrebbe essere opportuno tradurre i menù in inglese (almeno) perchè sempre più spesso Nizza ospita turisti provenienti da diverse parti del mondo.
Arriviamo ai piatti. Tra gli antipasti ho assaggiato le acciughe spagnole accompagnate da un rustico bagnetto rosso (buone) e una insalata russa croccante. Più scontato il tomino alla piastra avvolto nello speck, forse un pò lontano dalla tradizione monferrina. Tra i primi interessanti gli gnocchi proposti al castelmagno o al ragù, molto buona la pasta e fagioli, cremosa e sostanziosa, frutto di una lenta cottura cominciata dal mattino (ero presente quanto il sig. Baldi la metteva sul fuoco!). Tra i secondi ho provato le verdure ripiene (le faceva anche la mia nonna): zucchine, cipolle e peperoni, le crespelle e il maialino al forno. I dessert non deludono: fragole al moscato, bunet della tradizione e un ottimo gelato al pistacchio di Bronte. Si conclude con un'ampia scelta di distillati, sempre legati al territorio di Langa o del Monferrato (niente grappe friulane o venete...almeno così mi è parso), e di amari artigianali accostati a prodotti più commerciali per accontentare i palati meno esigenti ma, se volete un consiglio, chiedete a Cristiano! Il conto vi sorprenderà in positivo se non avete scelto bottiglie particolarmente costose, ovviamente. Tuttavia i ricarichi sul vino sono estremamente contenuti e potrei dire che, con una buona bottiglia, qui potrete spendere anche meno di € 30,00 a testa.
Data visita: 09.05.2013
Io, mia moglie e i nostri figli adolescenti, turisti in Nizza ad Agosto, abbiamo cenato al terzo tempo e siamo rimasti entusiasti della cucina e della gentilezza del servizio. Un po' gelido il locale, anche per un'aria condizionata eccessiva, e un po' d'ordine meriterebbe il menu, nel senso che è densamente scritto e di non immediata lettura.
RispondiEliminaForse potrebbe riprendere dal luogo cinematografico uno stile a locandina di film. Comunque più stacco visivo nella carta tra antipasti e secondi sarebbe di grande aiuto per il commensale. Voto comunque eccellente, assolutamente consigliato.