Ecco un indirizzo sicuro per i miei quattro lettori di passaggio nel monferrato: prendete la strada che costeggia il torrente Belbo e che unisce Nizza Monferrato a Canelli.Questa valle, Valle San Giovanni, con il suo terreno sabbioso è il paradiso del famoso Cardo Gobbo. A metà strada, dopo aver attraversato orti e frutteti, un cartello stradale vi indicherà il paesino di San Marzano Oliveto. Percorrete ancora un chilometro e sulla vostra sinistra troverete un'autentica trattoria: Violetta. Vi accoglierà Carlo Lovisolo, patron del ristorante dai modi antichi ma sinceri. Vi farà accomodare nell'accogliente sala interna sobriamente arredata oppure nel dehor (un consiglio: meglio sedersi fuori in primavera o nel primo autunno... d'estate è davvero torrido!). Carlo vi illustrerà a voce il menù, imperniato su due cardini: l'assoluta stagionalità della materia prima e il rigoroso rispetto della tradizione culinaria piemontese. Maria, la moglie diCarlo, ci ha deliziato con un classico vitello tonnato e una carne cruda di fassona battuta al coltello e poi con un ottimo e freschissimo aspic di verdure con salsa dimaionese e senape. Dopo due antipasti (il minimo per ogni buon piemontese) abbiamo proseguito con ottimi gnocchi al ragù di salsiccia e un corretto tajarin al sugo di funghi porcini.Un vero cavallo di battaglia è il raviolo quadro monferrino che qualcuno chiama genericamente astigiano, servito con burro e salvia.La pasta qui è rigorosamente fatta in casa ed è una vera poesia.
Tra isecondi abbiamo apprezzato una rolata di coniglio al forno ed uno strepitoso stracotto al barbera, il tutto accompagnato da verdure di stagione appena spadellate. Infine cisiamo fatti tentare con il dessert ed ecco quindi un classicissimo bonet e un semifreddo al torroncino. Nonostante il caldo e il pasto abbondante debbo sottolineare che la cucina di Maria è leggera, con un uso moderato dei condimenti: su tutto predomina la qualità sulla quantità anche se le porzioni non sono assolutamente da dieta dunkan!
La carta dei vini è incentrata sul territorio con una prevalenza netta delle barbere su tutte le altre referenze anche se non mancano referenze di langa (baroli e barbareschi su tutto). Durante la mia visita ho optato per un classico piemontese: un grignolino d'Asti Spertino 2011 che,dato il caldo estivo, Carlo aveva messo al fresco, secondo la tradizione locale che prevede di bere questo vino leggero e tannico alla stessa temperatura di un vino bianco. Ottima anche la scelta di grappe,ovviamente piemontesi, che fanno bella mostra di se nel salottino di ingresso.
Si spendono circa € 30,00 a testa, dall'antipasto al dolce, vini esclusi.
Data visita: 25 luglio 2012
Violetta, Via Valle San Giovanni 1
Calamandrana (AT)
tel. 0141 769011
chiuso martedì sera, mercoledì e domenica sera
ferie: gennaio
Coperti: 60 + 20esterni
Carte di credito:CS, MC, Visa, BM
Aspic di Verdure
Ingredienti:
5 zucchine, 3 carote
4 pomodorini a grappolo
mezzo petto dipollo
3 fette di prosciutto cotto (tagliato non troppo sottile)
un uovo
2 tavolette dipreparato di gelatina
mezzo bicchieredi vino bianco secco,
aceto di vinobianco
olioextravergine di oliva
sale e pepeq.b.
Tempo di preparazione: 1h + 24h per il raffreddamento
Preparazione:
Sciogliete le tavolette di gelatina in un litro di acqua portandola ad ebollizione. Aggiungete due cucchiai di aceto, spegnete e lasciate raffreddare un po', in modo che si rapprenda leggermente.
Intanto lessate le zucchine e le carote e tagliatele di traverso facendone listarelle sottili sottili. Mettete le verdure in un piatto e conditele con olio, sale e aceto (poco di tutto).
A parte fate rosolare il petto di pollo e quando è ben dorato sfumatelo con il vino bianco e terminate la cottura. Conun'affettatrice fatene fettine sottilissime.
Rassodate l'uovo e fate striscioline del prosciutto.

Buon appetito!
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