Mi chiamo Davide Monorchio e ho una fortuna nella mia vita che molti mi invidiano: viaggio per lavoro. E per lavoro sono "costretto" a frequentare la migliore ristorazione italiana e straniera. Questa fortuna (ma, credetemi, è anche una grossa fatica) la devo alla famiglia Bocchino, proprietaria dell'omonima distilleria. Nel lontano 2002, Carlo Micca Bocchino mi propose questa professione, propose ad un giovane neolaureato senza la minima esperienza di girare il mondo per proporre il meglio della distillazione della famiglia Bocchino: la Cantina Privata. Da allora ho avuto l'occasione di conoscere i più grandi chef del mondo stranieri (Alain Ducasse, Paul Bocusse etc.etc.) e ovviamente italiani (Aimo e Nadia, Enoteca Pinchiorri, Alfonso Iaccarini...solo per citarne alcuni).
Ora ho deciso di condividere con la rete la mia esperienza, senza fini commerciali. I locali che troverete recensiti non sono necessariamente miei clienti. Se trovate, quindi, qualche punto sul quale dissentire fatelo pure, replicando (educatamente) ai miei post, cercando di evitare frasi del tipo "io non mi sono trovato bene", le quali non significano niente. Piuttosto specificatene il motivo (cameriere scortese, piatto mal cucinato o giunto freddo, carta dei vini "fasulla").
Un blog ha tanto più successo quanto più obiettivo ed oggettivo è il blogger ma, soprattutto, equilibrato nei suoi giudizi. Per questo motivo non pubblicherò mai una recensione negativa. Se mi sono trovato male in un ristorante... non ci torno più, punto e basta.
La valutazione si estenderà alla carta dei vini e, udite udite, all'offerta dei distillati. Troppi ristoranti, infatti, con la scusa che la grappa deve essere offerta, scelgono prodotti "discutibili". Penso che un ristoratore bravo che faccia bene da mangiare sia tenuto a mantenere la stessa qualità nei vini e nei distillati. Ovviamente questa è solo un'opinione e sarò sempre disponibile al dibattito.
Con affetto,
Davide Monorchio
Informatore enogastronomico
PS: questo blog lo dedico a mia nonna Filomena, scomparsa lo scorso febbraio. A lei, vera cuciniera, che ha allevato schiere di nipoti e pronipoti con i suoi arrosti e i suoi ravioli. A lei che mi ha insegnato che anche la cucina è un modo per esprimere amore e affetto. Sarai sempre nel mio cuore.
Davide
Nessun commento:
Posta un commento